Mi mancano delle foto che provvederò ad aggiungere appena ho un po' di tempo, ma devo dire che l'acquisto un po' azzardato di qualche mese fa (la già citata Silouhette Cameo) si sta dimostrando piuttosto interessante.
Sostanzialmente parliamo di un plotter da taglio pensato per lavorare principalmente con carta, cartoncino, tessuti e vinile, ma che con qualche accortezza si può adattare a tagliare/segnare anche fogli di plasticard.
Intendiamoci, è una macchina per "lavoretti". Spessori superiori agli 0.4 mm non riescono ad essere tagliati in maniera "passante", neanche in doppio tracciato, ma l'incisione è piuttosto precisa con uno scarto contenuto anche se non inesistente, specie su tracciati curvi con raggio inferiore ai 5 millimetri.
Il taglio a massima profondità con doppia passata produce un'incisione pulita e lavorabile che quindi può essere usata come guida per cutter più aggressivi (come lo scriber tipo Olfa) oppure semplicemente piegata.
Risulta quindi decisamente pratica per replicare particolari minuti in grande quantità (pannelli, rinforzi, centine, o-ring, ribattute, finestrature, etc..) oltre ovviamente a strisce larghe a piacere (quelle che misteriosamente hanno la magica capacità di costare il doppio del foglio da cui vengono ricavate).
Dato il controllo sulla profondità della lama è possibile anche incidere (per pannellare una componente autocostruita in anticipo) o solo "segnare" (per marcare i punti dei rivetti, ad esempio).
Ma c'è di più.
Non so quanti di voi conoscano il mondo del papercraft, ma se avete un minimo di familiarità con i modelli fatti con carta, colla e forbici, sapete che si tratta di una versione più "spinta" del classico sviluppo piano dei solidi:

Ovviamente, come ogni hobby di stampo modellistico può arrivare a livelli di dettaglio (o di disagio) non indifferente:

Plotter da taglio: esperienze e settaggi con lo styrene
Il papercrafting "spinto" di solito parte da una modellazione 3d, dato che il tipico wireframing si adatta molto bene al principio dello sviluppo piano.
Una volta completato il modello, questo viene poi "spacchettata" con altri software (dove il Pepakura la fa da padrone) in piano per poi essere stampati.
E quindi?
Permettetemi di mostrarvi un altro esempio di papercrafting:

Plotter da taglio: esperienze e settaggi con lo styrene
Mi sa che ora iniziamo intenderci, giusto?
Al netto dello scratchbuilding, ho potuto testare con discreto successo il seguente passaggio:
1)modellazione di una "option part" su Sketchup (dato che ci serve qualcosa sviluppabile in piano, non ci serve modellazione nurbs o simili)
2)spacchettamento su Pepakura e conversione in formato DXF
3)import sul software del plotter, aggiustamento della scala, incisione su plasticard e "assemblaggio".
Ovvio poi che il plotter da taglio in sé non sia indispensabile (il punto "3" si può sostituire con "stampa su carta e trasferimento su plasticard"), ma può diventare un alleato di una certa utilità.
P.S.
Ah, ovviamente gli stencil su carta adesiva per coccarde, bandiere, numeri e quant'altro vengono fuori in maniera strepitosa.




